I Promessi Sposi

Author: Piero Chiara
Format: Unknown Binding
Pages: 216
ISBN: 9788804419013
Language: Italian
Publisher: Mondadori
Release Date: February 24, 1996
L'edizione rivista dei promessi sposi da mettere in scena di Piero Chiara.
"Piero Chiara, morto dieci anni fa, aveva scritto anche lui i suoi Promessi Sposi , sulla falsariga ovviamente di quegli altri già celebri, ma trasformandoli in una commediaccia e con l' intenzione, pare, di scrivere un film per Marco Vicario. "Ho letto I Promessi Sposi un paio di volte in tutto, a cominciare dall' età di tredici anni, ma ci ho pensato tutta la vita". Parole di Piero Chiara, che tradendo Manzoni celebra il miracolo, osserva Ferruccio Parazzoli, della resurrezione della carne. Una Lucia tutt' altro che modesta, con un seno prorompente, eccita infatti gli appetiti di un ben dotato Fra Cristoforo, di don Rodrigo e dell' Innominato che però si chiama Bernardino Visconti e dunque tecnicamente innominato non è più. L' unico destinato a restare a bocca asciutta è il povero Renzo, che non si chiama però Tramaglino ma Brambilla. Chiara infatti non gradisce l' onomastica manzoniana: preferisce la sua, cioè quella della Lombardia attuale. Dunque Azzeccagarbugli diventa Gilardoni e c' è anche un avvocato Rusconi detto il Rugamerda. Gioverà inoltre sapere che Perpetua è anch' essa piuttosto florida e incline a dar del tu a un don Abbondio gaudente, assiduo frequentatore e profittatore della tavola di don Rodrigo. Il messaggio è chiaro: ecco I Promessi Sposi come sarebbero diventati se tutti i personaggi, Manzoni compreso, fossero stati spinti dai peggiori istinti e non dagli ideali che sappiamo. Perfino il casto Renzo divenuto Brambilla evita l' Osteria della Luna Piena e si accomoda meglio tra le braccia di una prostituta, la Schiscianus, la Schiaccianoci. Ma il suo destino sarà un altro: costretto troppe volte all' astinenza con le donne si scoprirà omosessuale. La commedia è dunque grassoccia, come attesta anche il linguaggio, che una leggera patina dialettale rende più vicino a Renato Pozzetto che a Carlo Porta. "Pane! Pane! Aprite! Carogne! Troioni! Profittatori! Vadavialcu!". E le monache dell' allegro convento della signora di Monza sghignazzano e si dan di gomito quando si parla di Chiavenna... Chi prenderà in mano questo brogliaccio di Chiara, che ora Mondadori pubblica (pagg. 216, lire 18.000) non dimentichi che un romanziere popolare come Guido Da Verona si era anche lui cimentato nella riscrittura della celebre storia e che in tempi più recenti il trio Marchesini, Solenghi e Lopez aveva interpretato una divertente parodia televisiva, con la fulminea battuta "Silenzio, parla Agnese!", che ricalcava una pubblicità, allora molto invadente, della pasta Agnesi. Alla fine della parodia trionfa sempre il parodiato. Ma l' infrazione di Chiara è minima, quasi affettuosa. Chissà se Manzoni ha mai avuto la fantasia di profittare della casta Lucia, così come Gozzano ebbe quella di farlo con la sua Felicita... Quella sì sarebbe stata una storia." (PAOLO MAURI)